La Basilicata fa eco a tutte le altre regioni meridionali che, a Pasqua, portano in tavola un dolce tipico della tradizione, solitamente a base di ricotta.
In questo caso parliamo del falaone (falagone come italianizzato, poi): un dolce c.d. “PAT” (Produzione Agroalimentare Tradizionale) della zona nord-occidentale.
Il falaone
Altro non è che una sorta di saccottino fatto di ricotta, ingrediente principe delle tavole del sud Italia (come la pastiera napoletana o la pitta salentina).
Perché proprio questo formaggio? Le ipotesi sono due.
La prima riguarda una trasfigurazione delle offerte votive di latte e miele, risalenti alle ataviche cerimonie cristiane. La seconda potrebbe ricondursi al sacrificio per antonomasia: quello dell’agnello che, anche concretamente, la fa da padrone nella cucina “salata” pasquale. E se di agnelli abbondano le tavole imbandite, altrettante pecore ricche di latte rimangono prive di cuccioli da sfamare: ecco, pertanto, il ricorso al loro latte da non sprecare e riutilizzare sempre per sfamare la popolazione.
La ricetta
In questo articolo vi proponiamo la ricetta tradizionale di Numistrone (oggi Muro Lucano)
diventa il giorno in cui nutrire i suoi cari con delle splendide mezze lune, il cui esterno si presenta di colore giallo-bruno e l’interno diventa un bianco “sporcato” dal verde della menta e dall’ocra della cannella. Comodi saccottini da portare ovunque, sia a Pasqua che nella scampagnata della Pasquetta, in quanto si conservano fino a cinque giorni, purché in ambiente fresco.
Maria, sua madre, sua nonna e la nonna della nonna… da sempre preparano il Falaone così:
ingredienti per 4 persone
La sfoglia
- 1 kg di farina di grano tenero
- 1 pugno di zucchero
- 3 uova
- 1 bustina di lievito
- 1 bicchiere di strutto (o di olio extravergine d’oliva)
- q.b. vino bianco (in base alla solidità dell’impasto)
Il ripieno
- 500 g di ricotta ovina
- 500 g di ricotta caprina
- 250 g di zucchero
- q.b. menta sminuzzate
- q.b. cannella
- mezzo bicchiere di liquore dolce (strega, maraschino o altro)
Preparazione
La sfoglia
- Versare la farina su una madia o su un tavolo di legno, formando una montagnetta in cui fare un foro, per versarvi uova, zucchero, strutto e lievito.
- Impastare e usare il vino per ottenere un composto on troppo duro ma nemmeno troppo morbido.
- Utilizzare un mattarello per “tirare” la sfoglia, dando una forma tonda.
Il ripieno
- Mescolare le due ricotte, aggiungendovi anche menta, zucchero, cannella e liquore.
- Versare l’impasto in metà sfoglia, richiudendola con l’altra metà, quasi a formare un fagotto (o una sorta di raviolo).
- Aiutarsi “pizzicando” i bordi per richiuderli bene, così da non far fuoriuscire l’impasto.
- Bucherellare la superficie con i rebbi di una forchetta.
- Spennellare con il rosso di un uovo sbattuto.
- Infine infornare per circa 40′ (o comunque fino a doratura) a 180°\200° (meglio se in forno a legna).