Senise è un comune italiano della provincia di Potenza, da cui dista 121 km. Anche questa, come altre cittadine lucane, si sviluppa in altezza, precisamente tra i 171 e i 651 metri sul livello del mare con un centro abitato che sorge a metà: sui 335 m.
Storia
La tradizione collocava Senise laddove il Serraponto confluisce col Sinni ma che, a causa della malaria, fu riedificata laddove è attualmente. In realtà il toponimo, che vorrebbe significare “luogo del Sinni” e on “colonia di Siena” parrebbe confermare.
Gli autoctoni amano narrare di un cavalier senese che, in viaggio verso le Crociate, fondò il paese. E avendo Siena, fondata da Senio e Ascanio – figli di Remo – come emblema la lupa che allata, Senise lo volle altrettanto. Tuttavia i carteggi dimostrano che la città è anteriore alle Crociate: nacque giù in epoca romana imperiale, come dimostrato anche dalle rovine di una villa in località san Filippo.
Anche i longobardi vi si insediarono, come si evince dal ritrovamento degli ora di Senise, conservati nel museo nazionale di Napoli.
Lo stemma appena citato si può ammirare in un libro del censimento del 1753 (catasto generale della Terra di Senise in Basilicata): documento di rilevanza attualmente custodito nell’Archivio Municipale.
La fondazione dell’attuale centro abitato di Senise si attribuisce al periodo normanno quando fu edificato un primitivo castello, dipendente dalla contea di Chiaromonte, che era parte di un complesso sistema difensivo della valle sottostante e proprio attorno al quale si costituì il primo nucleo.
Il convento e la chiesa di san Francesco (1270) vennero edificati dopo l’arrivo degli angioini, quando inoltre il castello venne spostato in posizione più elevata. L’insediamento urbano, quindi, si espanse occupando la collina a forma di triangolo, confinante a valle con il torrente Serrapotamo e ai lati con due profondi valloni, vera e propria difesa naturale. Questo triangolo, in seguito chiuso da una cinta muraria, vide al proprio interno la creazione del convento (a lungo il punto di riferimento religioso e culturale della comunità) e delle chiese.
Da metà cinquecento alla fine dell’ottocento, la morfologia di Senise rimase pressoché invariata, restando raccolta all’interno delle mura e vedendo una crescita su se stessa: opere di sostituzione edilizia o di accorpamenti di edifici per realizzare, dal XVIII secolo, i palazzi nobiliari-signorili di quella borghesia agraria sorta dalle ceneri dei privilegi feudali.
Il XIX e parte del XX secolo videro l’immagine urbana caratterizzata dal castello, dal convento (simboli di un potere laico e religioso ormai in declino), da umerosi edifici signorili contornati da un’edilizia minore, a essi legata, quasi a testimoniare i rapporti gerarchici di natura socio-economica all’interno della comunità cittadina. La quale si riverberò anche nel mondo agricolo: da un lato le masserie, che fino a pochi decenni fa mantennero lo status di base dell’organizzazione socio-economica, dall’altro un’architettura povera: edifici eretti con blocchi di argilla e paglia, alti solo un piano, che rappresentavano i ricoveri giornalieri dei braccianti e che popolavano principalmente le aree ex demaniali poi quotizzate.
Si può affermare, pertanto, che il nucleo urbanodi Senise fino ai primi del novecento fosse il risultato di stratificazioni secolari fatte di un tessuto minuto, compatto, ricco di soluzioni tipologiche particolari, di tecniche costruttive e di diffusi elementi architettonici, in parte ancora evidenti all’interno di quello che oggi definiamo centro storico.
Monumenti e luoghi d’interesse
In primis il centro storico nato alle pendici di un castello medievale, a sua volta alle pendici del colle, costituito da vicoli e caseggiati medievali che, per lo straniero, si trasformano in un vero e proprio dedalo.
I palazzi nobiliari dai particolari portali in pietra:
- palazzo Crocco
- palazzo Donnaperna
- palazzo Sole
- palazzo Marcone
- palazzo Barletta
L’intero centro storico è pressoché inalterato, anche per merito di una dendità demografica poco rilevante; è d’estate che si ripopola, grazie al rientro degli abitanti che, lavorando fuori, rientano per le ferie o in visita alla famiglia d’origine.
Di rilevante interesse è la chiesa di San Francesco, eretta nel 1200, annessa a un convento di frati francescani in seguito divenuto sede del municipio; sono ancora visibili affreschi raffiguranti la vita di San Francesco).
L’esterno, in pietra locale a vista, si denuota per un portale gotico a ogiva, in blocchi di pietra lavorati e scolpiti con motivi decorativi; all’interno, caratterizzato da stucchi del XVII secolo e un soffitto ligneo cassettonato, si custodiscono affreschi di epoca medievale, lapidi funerarie e, nel presbiterio, un polittico realizzato dal pittore Simone da Firenze nel XIV secolo ed un coro ligneo intagliato con motivi decorativi.
Sempre in centro si trova la casa di Sant’Andrea Avellino, attuale sede del museo etnografico.
Aree naturali
Diga di Monte Cotugno: l’invaso è il più grande d’Europa in terra battuta ove spesso si tengono anche gare di canottaggio.
Senise è circondata da oliveti e siti naturali ricchi di vegetazione e fauna locali.