Metaponto (Μεταπόντιον) ha origini greche, come testimonia il suo nome μετά (τόν) πόντον (metá (tón) pónton) che significa “al di là del mare” e, fino al 1930, apparteneva al comune di Pisticci. Da allora, invece, fu acquisita da Bernalda, di cui divenne una frazione.
La cittadina sorge nell’omonima piana, cui dà il nome, tra due fiumi: Bradano e Basento ed è considerata una delle località balneari principali della costa ionica della regione.
Furono dei coloni greci dell’Acaia a fondare la città nella seconda metà del VII secolo a.C., su richiesta di rincalzo coloniale proveniente proprio dalla madre patria, da parte di Sibari, per proteggersi dall’espansione di Taranto. Non ci volle molto affinché divenisse una delle principali città della Magna Grecia.
Tra mito e realtà, si dice anche che le Metaponto fossero due: una fondata da Nestore, eroe greco di ritorno dalla guerra di Troia, e l’altra di origine achea.
La fortuna, anche economica, della città deriva dal suo terreno fertile, come testimonia la spiga d’orzo raffigurata sulle monete e che, oltre a divenire simbolo cittadino, era anche pregiato regalo che veniva inviato regolarmente a Delfi.
Tra i personaggi illustri che vi hanno transitato o abitato, Pitagora il quale vi fondò una scuola, trascorrendo la fine della sua esistenza fino alla morte, avvenuta nel 490 a.C.
Tra le alleanze storiche di Metaponto, quella con Crotone e Sibari fu fondamentale per la distruzione di Siris nel VI secolo a.C. Nel 413 a.C. collaborò con Atene nella sua spedizione in Sicilia. Nel 280 a.C., invece, si alleò contro Roma con Pirro e Taranto durante la battaglia di Eraclea.
Tuttavia, in seguito alla vittoria schiacciante di Roma, Metaponto fu punita tant’è che molti suoi abitanti esiliarono, riparando in Pisticci, l’unica città rimastale fedele in guerra. Altri esuli vennero accolti a Genusium (Ginosa).
I romani, nel mentre, sconvolsero l’urbanistica della città: una guarnigione si insediò in un castrum edificato sul lato orientale della città.
Dimentica della prima punizione romana, ne subì una seconda per aver ospitato nel 207 a.C. Annibale. In seguito alla distruzione divenne città federata, riacquisento gli antichi fasti.
Nel 72 – 73 a.C. la piana di Metaponto fu teatro del passaggio dell’esercito di schiavi e disperati guidati da Spartaco. I suoi successi contro l’esercito gli permisero di fare proselitismo anche in Basilicata.
Diceva Plutarco:
molti mandriani e pastori della regione, che, gente giovane e robusta, si unirono a essi
liberamente saccheggiando Metaponto.
Secondo la storia pare che in quelle terre avvenne l’incontro tra il dissidente Spartaco e il pirata cilicio Tigrane (presumibilmente re Tigrane II) per organizzare il sospirato imbarco da Brindisi verso la Cilicia, poi fallito per il tradimento dello stesso Tigrane. Questo evento coincise con una lenta e progressiva decadenza, seguita dall’abbandono della città, lasciata ai sedimenti alluvionali dei fiumi.
Non molto lontano dalla città odierna sorge l’area archeologica che regala, tra le sue rovine, le celeberrime Tavole Palatine e il museo archeologico nazionale di Metaponto.
I resti lapidei, colonne, capitelli, travi e altri resti rinvenuti, nel tempo sono serviti alla costruzione dei centri storici dei paesi dell’entroterra quali Bernalda, Montescaglioso, Ferrandina e Matera.
Si crede, stando agli studi di Pier Nicola Leoni, che le colonne che ora sostengono le due navi minori del Duomo di Matera appartenessero proprio a un tempio metapontino.
Metaponto oggi
Ora l’antica città greca è una fiorente stazione balneare che nei mesi estivi è meta di un buon flusso turistico.
Le strutture ricettive sono numerose, come i locali e le attrazioni diurne e notturne.
Nel suo sviluppo per il futuro si parla sempre più insistentemente della creazione di un’università specificamente nella materia di conservazione dei beni artistici e archeologici e una scuola internazionale di cinema costruita e diretta dal noto regista statunitense di origine bernaldese Francis Ford Coppola. La sede dovrebbe essere quella dell’antico castello medievale di Torremare, nei pressi della stazione delle Ferrovie dello Stato.
Cultura
Musei
Museo archeologico nazionale di Metaponto
L’attività di ricerca
Nel 1985, nell’ambito degli impegni assunti dall’Eni nei confronti del territorio della Basilicata connessi allo sfruttamento delle risorse d’idrocarburi, tra i due enti venne costituito nel 1985 un consorzio: il “Metapontum Agrobios”.
In seguito vi fu un passaggio di consegne: dall’Agip a EniChem Agricoltura, fino a una totale assunzione da parte della regione, con la partecipazione dell’Agenzia Lucana per lo Sviluppo e l’Innovazione in Agricoltura (A.L.S.I.A.), di Pantanello.
Il consorzio ha per oggetto l’attività per il trasferimento dell’innovazione in agricoltura e nel sistema agro-industriale mediante progetti di ricerca e servizi analitici nel settore delle biotecnologie vegetali e dell’ambiente.
Sport
Il 23 maggio 1996 Metaponto è stata sede di partenza della 5ª tappa del Giro d’Italia 1996 con destinazione Crotone, che si è conclusa con la vittoria di Ángel Edo.